I fattori di rischio possono avere a che fare anche con i cosiddetti “tratti personali”. Secondo gli studiosi, infatti, gli individui di razza caucasica (termine che identifica soggetti di carnagione bianca) hanno 20 volte di più possibilità di sviluppare il melanoma che gli afroamericani. In popolazioni omogenee e prevalentemente di pelle chiara l’incidenza del melanoma cutaneo (MC) tende ad aumentare avvicinandosi all’equatore, per una maggiore esposizione ad una più intensa irradiazione solare, con ruolo centrale delle radiazioni ultraviolette (290-400 nm).

I fattori che regolano la pigmentazione cutanea e le sue caratteristiche hanno un ruolo principale non solo per quel che concerne la fotosensibilità, ma anche per il rischio di melanoma.I fattori che regolano la pigmentazione cutanea e le sue caratteristiche hanno un ruolo principale non solo per quel che concerne la fotosensibilità, ma anche per il rischio di melanoma.La valutazione delle caratteristiche fenotipiche (colore della carnagione, etc.) costituisce un criterio significativo […]. (1)Individui di pelle chiara o molto chiara sono molto più a rischio rispetto agli individui di pelle tendenzialmente scura o scura. Questi soggetti tuttavia presentano differenti tipi e livelli di melanina e alcuni studi hanno evidenziato che la reattività cutanea alle radiazioni UV presenta un miglior accordo con le caratteristiche fenotipiche determinate mediante l’analisi delle melanine. (2)La melanina è un pigmento. Esso ha diverse funzioni: dare colore alla pelle e ai capelli ma anche e soprattutto proteggere la pelle dai danni delle radiazioni ultraviolette.I soggetti di pelle scura producono naturalmente più melanina ma è importante sottolineare che, se da un lato soggetti dalla carnagione chiara, quindi caucasici, sono più a rischio, il melanoma può interessare indistintamente tutti i tipi di carnagione.I dermatologi classificano la pelle in 6 sottogruppi, basandosi su come la pelle reagisce all’esposizione ai raggi UV. Questi sottogruppi sono solitamente chiamati “fototipi di Fitzpatrick”, dal nome del medico che per primo ha usato questa classificazione. 

  • Tipo I: Pelle molto chiara con capelli rossi o biondi, occhi di color chiaro e lentiggini.
  • Tipo II: Pelle chiara.
  • Tipo III: Pelle moderatamente chiara. Molti degli individui di razza caucasica hanno pelle di tipo II o III.
  • Tipo IV: Pelle di colore olivastro. Molti individui di razza ispanica, asiatica e mediorientale hanno fototipi III o IV.
  • Tipo V: Pelle di colore marrone. Alcuni abitanti dell’india e di etnia africana hanno questo tipo di fototipo.
  • Tipo VI: Pelle nera. Tipico delle popolazioni africane.  

E’ importante sottolineare che, nonostante la suddetta classificazione, tutti gli individui di tutti i fototipi descritti possono subire danneggiamenti della pelle di diversa entità, non ultimo il melanoma.
Questo tipo di tumore della pelle riguarda maggiormente individui con la pelle chiara, occhi blu e capelli biondi o rossi che si scottano facilmente. Tuttavia, i fototipi diversi da questo, ovvero le persone con la pelle più scura come gli ispanici, asiatici e afroamericani potrebbero correre anch’essi il rischio di ammalarsi contraendo il melanoma.
Secondo alcune ricerche esiste, infatti, un tipo di melanoma, definito melanoma acrale lentigginoso, che può colpire anche senza esposizione ai raggi UV ed è diffuso negli individui dalla carnagione di tipo V e VI.
[…] Un recente studio dell’istituto per la ricerca sul cancro di Washington su 649 persone con melanoma, ha dimostrato che il 32% dei pazienti di etnia afroamericani era stato diagnosticato con il melanoma in fase III o IV […].(3)
In conclusione possiamo quindi confermare che “I fattori che intervengono, – oltre alla durata delle esposizioni solari ed all’intensità della radiazione solare -, sono costituti pertanto dal tipo di carnagione e dalle modalità reattive che caratterizzano quello che è definito fototipo: i soggetti più a rischio, con l’incremento del numero di ore trascorse al sole, sono quelli a fototipo I e II[…]”.(4)
E’ fondamentale ribadire che la prevenzione può salvare la vita. Essa passa anche e soprattutto per una corretta esposizione al sole, specie durante il periodo estivo e prescinde, come abbiamo letto, dal fototipo di appartenenza.

Bibliografia e sitografia: 

  1. Pietro Santoianni, Professore Emerito di Dermatologia Docente nel Dottorato di Ricerca in Dermatologia Sperimentale Dipartimento di Patologia sistematica, Sezione di Dermatologia Università di Napoli Federico II
  2. Ibidem
  3. https://www.melanomaitalia.org/trova-le-risposte/fattori-di-rischio/melanoma-nelle-persone-di-colore/
  4. Pietro Santoianni, Professore Emerito di Dermatologia Docente nel Dottorato di Ricerca in Dermatologia Sperimentale Dipartimento di Patologia sistematica, Sezione di Dermatologia Università di Napoli Federico II
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